BELFORTE L'Ospedale di S. Lazzaro del Valloncello - Ospedali d'Italia

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BELFORTE L'Ospedale di S. Lazzaro del Valloncello

Ospedali Centro > Regione Umbria > Perugia e provincia

Il contenuto della scheda è tratto integralmente dal testo: : La storia millenaria degli ospedali della città e della diocesi di Spoleto – Ente Rocca di Spoleto – 1979 – Sandro Ceccaroni

Sulla sponda sinistra del Nera, di fronte alle pendici del colle su cui si erge il castello di Belforte, sorse nel 1218 e per opera di monaco Bono il più grande lebbrosario della diocesi spoletina e dell'intera regione. Il complesso ospedaliero, che sembra sia stato voluto dallo stesso S. Francesco di Assisi, rappresenta un tipico esempio di ospedale medievale sia nell'organizzazione che nella concezione strutturale. Per quanto riguarda l'istituzione dobbiamo rilevare che questa non ebbe delimitazioni nella giurisdizione territoriale e poté ospitare lebbrosi ed infermi provenienti da tutte le terre ecclesiastiche.
Dall'atto di donazione di Rozzardo di Roccapazza, dell'8 ottobre 1218, sappiamo che già nei primissimi giorni della fondazione dell'ospedale vi si ricoveravano lebbrosi, «male habentium » e « colligendi infirmos ». Nei primi tempi della vita istituzionale l'Ospedale di S. Lazzaro fu diretto da un guardiano eletto, di anno in anno, dalla comunità dell'ospedale che ne formava il « capitolo »; quest'ultimo era chiamato a trattare e deliberare gli affari interni senza che nelle decisioni prese potessero interferire autorità esterne. Nella seconda metà del XIV secolo troviamo l'ospedale sotto la direzione del Comune di Norcia che vi nominava, ogni tre anni, “Sanctesi, Rettori e gubernatori”; questi dovevano provvedere del necessario l'ospedale la cui « administrazione e gubernio sempre è appartenuta, et appartiene alla Mag. Com. di Norcia... », per «li poveri infermi et leprosi, che in quello per li tempi si trovarono, o troveranno ad dimorare, maschi et femine; quali siano tenuti e debiano visitare et aiutare pascere calzare et vestire, et alimentare con amore et charità quanto sia possibile... ». L'ospedale ebbe il suo maggiore sviluppo sul finire del xv secolo quando giunse ad inviare messi in ogni parte di Italia per cercare i lebbrosi da ricoverare. Con la scomparsa dei malati di lebbra il complesso fu utilizzato come ospedale per infermi e pellegrini. Nel XVI sec. passò in commenda ai cavalieri di S. Lazzaro.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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