SONDALO Ospedale Villaggio Sanatoriale - Ospedali d'Italia

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SONDALO Ospedale Villaggio Sanatoriale

Ospedali Nord Ovest > Regione Lombardia > Provincia Sondrio

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Il primo, più corposo, deriva da Wikipedia che, ci teniamo a sottolineare, non dà garanzie sulla validità dei contenuti
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Il secondo dalla testata giornalistica online Alta Rezia News


https://it.wikipedia.org/wiki/Sondalo#Ospedale_Eugenio_Morelli

https://www.altarezianews.it/2011/07/25/la-storia-del-piu-grande-sanatorio-deuropa/


A partire dalla seconda metà dell’Ottocento e fino all’avvento dell’antibioticoterapia nel secondo dopoguerra del secolo scorso, il ricovero in sanatorio ha rappresentato l’unica reale speranza di guarigione per i malati di tubercolosi. Il riposo assoluto, la salubrità del clima e un’alimentazione adeguata, rinforzando l’organismo dei pazienti, consentivano un efficace contrasto allo sviluppo dell’infezione. Dopo le esperienze europee del secondo Ottocento, i primi sanatori italiani sorsero in Valtellina al principio del XX secolo e si diffusero presto in tutto Paese grazie alle molte iniziative filantropiche e, soprattutto, grazie all’azione pubblica dell’INPS che costruì una vera e propria rete nazionale.
Il più grande sanatorio d’Europa, costruito dal governo fascista, fu realizzato a Sondalo, per volere di Eugenio Morelli. Eugenio Morelli, pneumatologo di Teglio, primo in Italia ad organizzare una seria lotta contro la tubercolosi  impegnato a Roma come alto consulente per l’organizzazione antitubercolare dell’INFPS, l’Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale nel 1928 fece eseguire un’analisi sulle condizioni meteorologiche dell’area sondalina, grazie alle quali convinse tutti che Sondalo era il luogo ideale per realizzare un sanatorio, da affiancare al più modesto Pineta di Sortenna che, fondato dal dottor Ausonio Zubiani, funzionava già dal 1901.. In 8 anni furono costruiti 9 padiglioni in grado di ospitare sino a 300 malati ciascuno.
La struttura del sanatorio venne realizzata come un vero e proprio “villaggio” (ancora oggi questo è il termine con cui i Valtellinesi chiamano l’Ospedale), autonomo e autosufficiente grazie alla presenza di un impianto di teleferiche, viadotti, una centrale termica e anche una chiesa. I padiglioni erano immersi in una vegetazione boschiva di conifere e larici, e i collegamenti tra un edificio e l’altro erano realizzati tramite dei sentieri ben curati, attrezzati con panchine per la sosta e parapetti.
Benché i lavori furono ultimati soltanto alla fine della Seconda Guerra Mondiale, durante il conflitto nel sesto e nel settimo padiglione furono ricoverati in gran segreto alcuni insoliti e prestigiosi pazienti: si trattava di opere d’arte importantissime provenienti da musei e collezioni private tra cui alcune tele di Rubens, Tintoretto e Segantini…
L'ospedale Morelli è un centro di rilevanza internazionale per la cura delle patologie polmonari.
Nel 2015 è stato realizzato il Museo dei Sanatori di Sondalo nell'edificio dell'ex accettazione pazienti, restaurato filologicamente. Ospita una collezione di documenti fotografici relativi all'epica costruzione del Villaggio Sanatoriale  (il più grande sanatorio europeo) e della realizzazione di un inedito paesaggio montano nelle forme del razionalismo architettonico (1932-1939), oggetti della cura e della ricerca sulla Tubercolosi, la ricostruzione di una veranda con gli oggetti dei ricoverati, oltre a vari apparecchi di fisiopatologia respiratoria e reperti provenienti anche dall'ex sanatorio Abetina che propongono una visita suggestiva e unica.
Il sanatorio rimase attivo fino al 1973 per poi essere trasformato nell’attuale presidio ospedaliero facente parte dell’AO Valtellina e Valchiavenna.

Museo     https://museodeisanatori.com/il-museo/

Il parco   http://www.cssav.it/wp-content/uploads/2017/02/Bsav-12-2009-CossiF.pdf

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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