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BRINDISI Lazzaretto

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In queste poche righe ho riassunto (a nostra discrezione) il contenuto ben più ampio del testo “Gli Ospedali di Brindisi” tra storia, realizzazioni e ricordi scritto da Pino Balsamo ex dirigente Amministrativo dal 1952 al 2000.
Ringrazio l’Ufficio Stampa dell’ASL di Brindisi per l'autorizzazione  all’utilizzo dei contenuti del Testo


Viene attribuito all'iniziativa caritatevole dell'ordine religioso cavalleresco dei gerosolimitani,  allocato sull'isola di Sant'Andrea: consisteva in una struttura ricettiva improvvisata, allestita frettolosamente per far fronte nella prima metà del 1200, alla grave epidemia di peste che dal porto si diffuse rapidamente in città e poi in tutto l'occidente. L'afflusso di truppe e  di Pellegrini determinò il terribile contagio con il propagarsi senza alcuna remora della infezione; vi furono migliaia di morti che giacevano abbandonati per le vie cittadine e lungo i moli portuali, anche a seguito dell'impossibilità delle chiese locali ad accogliere le sepolture di tanti cadaveri. Il Lazzaretto dell'isola di Sant'Andrea ha avuto una funzione di isolamento per malattie contagiose per diverse epoche e fino a tutto il secolo scorso, accogliendo malati di peste, colera e lebbra.

Dall'archivio di Stato si apprende che un vecchio Convento abitato un tempo dai Frati Cappuccini e già suolo della distrutta Basilica di San Leucio, primo vescovo di Brindisi, venne trasformato in Lazzaretto,  nella seconda metà del Cinquecento,  per il ricovero e la cura delle persone affette da malattie contagiose. Dell'esistenza di tale struttura nei pressi del rione Cappuccini, intorno all'anno 1854, diversi documenti hanno accertato l'esistenza di ipoteche a favore dello Stabilimento Dell'ospizio civile di Brindisi, nonché alcuni provvedimenti fanno riferimento alla distribuzione di vitto e medicinali a persone ricoverate affette da vaiolo ed altre malattie infettive. La chiesa annessa al predetto convento ha funzionato come Parrocchia della Resurrezione fino a qualche decennio fa; successivamente è stata adibita ad archivio delle cartelle cliniche dell'ospedale A. Di Summa in quanto incorporata nel complesso ospedaliero. Recentemente è stata restituita all'autorità ecclesiastica per un più idoneo utilizzo di culto.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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