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Il contenuto di questa pagina è stato pubblicato da: Società di Studi Valdesi


La Società di Studi Valdesi viene fondata nel 1881 con l'intento di promuovere studi e ricerche sulla storia delle Chiese valdesi e sui movimenti di riforma religiosa in Piemonte, in Italia, in Europa.
Nel 1884 inizia la pubblicazione del Bollettino, proseguito fino al 2017 quando la rivista assume il titolo di «Riforma e movimenti religiosi».
La Società custodisce il patrimonio costituito dalla biblioteca, dall'archivio storico e dall'archivio fotografico, contribuendo a valorizzare la memoria storica della comunità valdese.
La Società promuove gli studi sulla storia religiosa dal Medioevo all’età contemporanea con convegni, pubblicazioni, seminari, e con iniziative rivolte ai giovani ricercatori.

http://www.studivaldesi.org/dizionario/evan_det.php?evan_id=72


L’ospedale Valdese di Torre Pellice fu fondato negli anni Venti dell’Ottocento, su iniziativa dei coniugi Carlotta Peyrot e Pietro Geymet ai quali fu affidato il compito di promuoverne e seguirne la realizzazione. La creazione di questo istituto si inserì in un più ampio quadro di interventi operati sia in ambito culturale sia assistenziale, volti a dotare di adeguate strutture di formazione e di sostegno la popolazione valdese locale.
L’intento, di carattere assistenziale e caritatevole, fu quello di realizzare sul territorio delle Valli valdesi una struttura che fornisse cure e aiuto agli indigenti e agli infermi di confessione valdese abitanti nell’area, che non potevano giovarsi di cure domiciliari e che in ragione della fede protestante non sempre trovavano accoglienza favorevole negli ospedali provinciali, l’opera si configurava infatti anche come ospizio per i poveri.
Nel 1822 fu rivolta domanda al Ministro dell’Interno sabaudo per ottenere il permesso di costituire l’istituto, permesso che fu accordato nel 1824 con la precisazione che esso non avrebbe potuto erigersi come ente morale con facoltà di possedere o acquisire beni. A quegli anni risale anche l’approvazione di un regolamento e la creazione di una commissione direttiva, costituita da rappresentanti provenienti da tutte le Valli, e l’acquisto della casa e del terreno nella località Coppieri a Torre Pellice.
A coprire le ingenti spese per la ristrutturazione dell’edificio e per il funzionamento dell’ospedale furono soprattutto i contributi provenienti dai paesi protestanti europei.
Al momento dell’inaugurazione, avvenuta nel 1826, il personale era composto da un medico, che prestava assistenza sanitaria, affiancato da un’infermiera generica e da un custode, mentre il chirurgo interveniva su chiamata. Si ebbe una svolta nell’organizzazione dell’ospedale a partire dal 1845, quando fu invitata a dirigere l’istituto una diaconessa proveniente dalla Svizzera; da allora le diaconesse, per le quali in anni successivi sorse la Casa delle Diaconesse italiana, dotate di una formazione professionale in ambito infermieristico e assistenziale, furono parte del personale dell’ospedale.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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