SAN MINIATO Ospedale degli infermi - Ospedali d'Italia

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SAN MINIATO Ospedale degli infermi

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Gli Spedali Riuniti di San Miniato, ebbero la loro prima origine da una Sezione Brefotrofio che si inti-tolava al nome di Santa Maria della Scala.
Questa ebbe il suo riconoscimento giuridico nel 1233 allorchè il General Consiglio prestava il suo consenso a chè lo spedalingo o Rettore dello Spedale di Santa Maria della Scala in Siena, del quale il nostro era una emanazione, potesse ricevere legati e donazioni e comprare case e terre per lo Spedale omonimo Samminiatese.
Nel 1419 il Brefotrofio venne largamente dotato con l'eredità del Samminiatese Francesco di Leccio, che con suo testamento 8 aprile lasciò un ragguardevole patrimonio.
Nel 1696 venne aggiunta una Sezione per gli Infermi a cura del Vescovo di San Miniato, Mons. Carlo Visdomini Cortigiani e del Sacerdote Agostino Pecorini.
Finalmente nel 1786 il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, soppresso l'attiguo Convento dei Frati Agostiniani, ne assegnò le rendite a questo Brefotrofio e, aggregati ad esso ed a quello degli infermi altri numerosi piccoli Ospedali già esistenti in San Miniato, ne cambiò la denominazione in quella di «Ospedali Riuniti », sotto un'unica direzione amministrativa, ma conservando sempre separato e di-stinto il patrimonio e gli assegnamenti degli Esposti da quelli degli Infermi.
Fra gli antichi Ospedali soppressi e aggregati a questi, nel 1786, meritano particolare menzione:
1) Ospedaletto situato alla Badia di S. Gonda ricordato in documenti del 1354;
2) Ospedaletto situato alla Scala, dove venivano portati i gettatelli per essere poi trasferiti a San Mi-niato;
3) Ospedaletto per i lebbrosi situato a S. Lazzaro ricordato in una Bolla di Celestino III del 1194;
4) Ospedale di S. Croce del Fondo, amministrato dagli Ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme;
5) Ospedale per i lebbrosi fuor di porta Ser Ridolfo, costruito nel 1327 da Meo Sracollo presso l'Oratorio di S. Maria a Fortino. Questo Ospedale nella seconda metà del '400 venne riunito all'Ospedale dei SS. Cosimo e Damiano in Faognana;
6) Ospedale per i pellegrini dei SS. Cosimo e Damiano, fondato per l'anno Santo del 1300.
7) Ospedaletto per i poveri istituito nel 1708 dal Sacerdote Giacomo Vanni, ma ebbe vita breve perchè fu riunito al nuovo Ospedale per gli Infermi;
8) Ospedale di S. Niccolò di Bari per gli infermi fondato nel 1714 da Mons. Giovan Francesco Maria Poggi, Vescovo di San Miniato che lo affidò ai frati di S. Giovanni di Dio. Questo Ospedale prese subito grande incremento per le oblazioni dei fedeli, per i legati testamentari e per la riunione ad esso degli Ospedali dei SS. Cosimo e Damiano e Vanni. Anche questo Ospedale fu soppresso nel 1786 e fu riunito a quello dei Gettatelli.
Dalla riunione dei piccoli Ospedali predetti in un unico Ente, ebbero così origine gli attuali RR. Spedali Riuniti.
Negli anni trenta si è provveduto alla costruzione ex-novo di un moderno Padiglione Sanatoriale, ove sono ricoverati ammalati a carico dei Comuni, dei Consorzi Provinciali Antitubercolari e dell'I.N.F.P.S., con il quale è stata stipulata apposita convenzione.
Alla fine degli anni trenta dispone dei seguenti posti:
Corsie comuni N. 50 letti; Reparto infettivi N. 6 letti: cronici N. 20 letti; maternità N. 6 letti; camere paganti N. 6 letti; Padiglione Sanatoriale N. 60 letti;
Dementi donne N. 140 letti; Brefotrofio interno N. 30 letti: Brefotrofio esterno N. 250 assistiti.
L'Ospedale era dotato di due sale per le operazioni, di due gabinetti radiologici, di moderni impianti di disinfezione e lavanderia, riscaldamento a termosifone, ecc.

Fonte:   Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano : Medici Domus, 1941


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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