VALDAGNO Ospedale S. Lorenzo - Ospedali d'Italia

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VALDAGNO Ospedale S. Lorenzo

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Il contenuto della scheda deriva integralmente dal testo: L’ospedale civile san Lorenzo di Valdagno tra 800 e 900 – Gianni A. Cisotto –  Regione Veneto - ALSS 7  Valle dell’Agno.

"All'I.R. Governo in Venezia
Fino al secolo decimoquarto la Scuola del SS.mo Sacramento della Parrocchia di San Clemente in Valdagno, provincia di Vicenza, donava una Casa nella contrada di San Lorenzo a beneficio dei poveri infermi cui ella provvedeva colle proprie rendite. Mutate le cose col travolgere dei tempi divenne incapace il locale all'ufficio pietoso, e quelle rendite in altri usi scomparvero, Bramoso però il sottoscritto di giovare a quella popolazione chiese alla detta Scuola permesso di ristabilire il caduto  asilo, ed essa ben volentieri aderì serbando ad essa come per lo passato la proprietà, e concedendo ai poveri il perpetuo usufrutto. Prega dunque il sottoscritto di poter essere autorizzato a procedere alla fondazione del detto ospitale da destinarsi all'oggetto indicato per dar principio alla Fabbrica subito dopo che l'Eccelso LR. Governo avrà dato l'approvazione, salvo ove occorresse di rassegnare alla R. Delegazione il disciplinare Regolamento.
Venezia li 20 Febbraio 1845
Alessandro Valle

Con questa istanza di Alessandro Valle veniva innescato il procedimento che avrebbe portato all'edi-ficazione dell'ospedale civile di Valdagno. Essa va integrata con la decisione presa dalla confraternita del SS.mo di San Clemente il 13 marzo 1845, espressione della volontà di un consistente numero di persone, che concordavano con le intenzioni manifestate dal Valle.
In cosa consisteva la struttura che il Valle proponeva di riedificare per dar vita ad un ospedale?
Si trattava di un vecchio e cadente edificio, che un tempo era servito per dare ospitalità ai pellegrini e ai poveri e veniva nominato nelle vecchie carte col termine di “ospitale"; esso era tenuto dalla confraternita del SS.mo Sacramento, un tempo denominata compagnia dei battuti e poi del Corpo di Cristo, che era stata istituita nel 1424 presso la chiesa di San Lorenzo.
Dell'esistenza del vecchio “ospitale” si trovano testimonianze nelle visite pastorali più antiche: del 1453, del 1618, del 1645.
L'edificio del vecchio “ospitale" era una costruzione cadente, tanto che nel 1829 erano intervenute le autorità di polizia per segnalare la rovina di parte del tetto della casa denominata Ospitale di San Lorenzo" e per sollecitare l'intervento della fabbriceria di San Clemente proprietaria dell'edificio.
Nei primi decenni del XIX secolo il vecchio "ospitale" non funzionava più nemmeno come ospizio e per giunta era ridotto in precarie condizioni anche nelle sue strutture materiali. La chiesa di San Lorenzo, invece, di proprietà comunale, veniva utilizzata per il funzionamento delle scuole elementari.
Nel 1845, l'anno in cui il Valle presentava la sua istanza, l'edificio era così descritto: "una casa diroccata, coperta a coppi, in Valdagno, contrà S. Lorenzo, detta Ospitale, composta di tre stanze, a pian terreno, tre stanze, in primo piano e simile, in secondo piano, con corte ed acqua della roggia comu-nale che vi passa vicino. Chiesa soppressa, che ora serve ad uso delle Scuole Comunali, con campanile e piccolo orticello annesso.
L’istanza presentata nel febbraio 1845 da Alessandro Valle, accompagnata dalla deliberazione della confraternita del SS.mo, per riaprire il vecchio ospedale ad uso dei malati poveri della città, rappre-sentò il primo passo di un lungo iter burocratico, che avrebbe portato tre anni dopo all'approvazione del progetto di riedificazione da parte delle autorità austriache e nel luglio 1849 alla posa della prima pietra del nuovo edificio.
Presentando la richiesta ufficiale al governo di Venezia il Valle aveva esternato ovviamente anche in paese l'idea di "rifabbricare l'antico e cadente ospitale di San Lorenzo in Valdagno"," implicitamente evidenziando la necessità di raccogliere i fondi necessari per la realizzazione dell'opera.
Uno degli obblighi che le autorità austriache imposero per approvare il progetto della ricostruzione dell'ospedale fu quello di dar vita ad una commissione formata dall'arciprete di S. Clemente, da un fabbricere, da un deputato comunale, da un possidente del comune, nonché dal Valle quale benemerito promotore.
Finito l'edificio Valdagno non ebbe l'ospedale; nel luglio 1861 il governo austriaco stanziava un fon-do per l'effettuazione di lavori che rendessero l'edificio utilizzabile come ospedale militare.
A settembre arrivarono i primi militari austriaci ammalati, che rimasero a Valdagno fino all'ottobre del 1862.
"l’Ospitale di San Lorenzo è ora denominato I.R. Ospitale Militare ed i lavori del medesimo sono molto avanzati. Tutte le stanze del piano terreno, e delli due piani superiori sono già all'ordine, ed infatti sono ormai tutte occupate dai militari convalescenti; i quali di mano in mano che vanno risanarsi so-no mandati al loro corpo e se ne rimettono altrettanti che sono in cura. Adesso (26 ottobre) si stanno costruendo tante nuove stufe, quante sono le stanze, pel prossimo inverno. È stato messo anche un fanale al muro del Campanile per dar chiaro all'ingresso dello Spedale ed alla Strada”.
Nell'autunno del 1862 per ordine del comando generale i militari lasciarono l'ospedale."
"Abbiamo finalmente l'Ospitale di S. Lorenzo terminato dopo diciassette anni dall'epoca del principio del progetto, e tredici anni dalla demolizione del cadente e dal principio del nuovo ospizio. È cessata l'occupazione militare ma non si ebbe ancora l'ospedale.
Dal 1863 al 1874 l'edificio fu occupato dalle scuole elementari maggiori maschili e femminili del comune di Valdagno.
Dal 1875 al 1885 fu affittato al governo italiano per funzionare come caserma degli alpini.
Dal novembre 1885 a tutto agosto 1888 fu occupato nuovamente dalle scuole elementari maschili e femminili.
All'inizio degli anni Ottanta dell'800, mentre l'edificio era ancora utilizzato come caserma, ci si comin-ciò a muovere per predisporre una futura apertura del nuovo ospedale.
Il primo problema sul tappeto era quello di ottenere il riconoscimento giuridico dell'attività della vec-chia commissione per la costruzione dell'ospedale, che da quarant'anni esisteva.
A tal fine nel 1881 si predispose uno statuto organico della Pia opera per la fondazione di un Ospitale pei poveri in Valdagno, approvato il 30 novembre 1881.
Dopo l'approvazione dello statuto sarà convocato il Consiglio per la nomina del preside, e dei 4 membri stabili dell'opera pia in sostituzione dei provvisori.
Dagli organi superiori vennero richieste a più riprese modifiche allo statuto, che fu definitivamente sistemato ed approvato il 12 marzo 1882.
La domanda di riconoscimento giuridico della "Pia Opera" venne però respinta dal ministero dell'interno con il decreto del 3 maggio 1882.  Fallito il tentativo di ottenere il riconoscimento giuridico la “Pia Opera" decise di sciogliersi e di passare la gestione dell'ospedale alla congregazione di carità.
Doveva comunque passare ancora del tempo prima che si potesse procedere concretamente nella di-rezione tante volte auspicata. Solamente nel febbraio del 1889 infatti la congregazione, "interpretando il desiderio della popolazione", stabiliva “di aprire l'Ospitale sul principio dell'anno 1890".
Siccome però mancavano gli arredi si fece appello ancora alla carità pubblica e si raccolsero ulteriori offerte in denaro.
L'inaugurazione del nuovo ospedale, inizialmente prevista per il novembre 1889, avvenne finalmente il 19 febbraio 1890.




 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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