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Le poche notizie giungono dal Comune di Montecchio Maggiore che invia copia di parte di un opuscolo del 1975 curato dall'Amministrazione Ospedaliera contenente alcuni riferimenti storici oltre a documentazione iconografica, copia di documenti ufficiali, elenchi di primari, Consiglieri e Presidenti. Il volumetto è presente presso la Biblioteca Nazionale centrale di Firenze
Nato nel 1875 consisteva, nella fase incipiente, di pochi ambienti ove venivano accolti malati acuti privi di assistenza familiare, ai quali il medico condotto dedicava la sua opera con competenza affettuosa e fraterna, come le costumanze religiose di secoli di cristianesimo aveva consolidato nei confronti del fratello sofferente. La gestione ed amministrazione dell'ospedale, al suo sorgere, fu affidata alla Congregazione di carità fino al 1887, dopo di che ebbe una amministrazione autonoma, la cui composizione varia secondo i successivi Statuti, ma venne tenuta presso il Comune di Montecchio, o controllata da esso. Gli originali ambienti ospedalieri non bastano più, e si prospetta la loro sistemazione in un'area più ampia e di maggior respiro. In questo periodo l'ospedale venne trasferito in una nuova sede, La Pieve di San Vitale, un'antica chiesa sconsacrata, con annesso convento, ubicata alla periferia del paese. Da tempo abbandonata ottenne così una nuova valorizzazione con opportune trasformazioni per dare all'ospedale una consistenza più ampia di locali e di posti letto. Questo trasferimento in un'area abbastanza vasta e periferica fu imposto dalla crescita del progresso di Montecchio, per cui l'ospedale primitivo era assolutamente insufficiente a soddisfare le varie esigenze di una popolazione in continuo aumento. La sede più appropriata poteva essere raggiunta soltanto nel 1914 con la costruzione di un nuovo edificio, nel quale, dal 1926, ha sede la casa di riposo. Per la sistemazione degli ambienti ospedalieri, la fase definitiva si ottiene unicamente dopo la prima guerra mondiale allorché venne edificata sul fronte della strada provinciale una costruzione con la classica tecnica dei due piani frontali sulla strada stessa, mentre dietro sorgevano altre costruzioni sul tipo di ospedale a padiglioni. Il 22 marzo 1939 l’ospedale civile Vittorio Emanuele III è classificato tra gli istituti di cura di terza categoria mentre il 31 agosto 1968 viene dichiarato Ospedale Generale di Zona.
OPAC SBN: L'Ospedale civile di Montecchio Maggiore nel centenario della sua fondazione, 1874-