ARQUATA SCRIVIA Ospedale di San Bartolomeo - Ospedali d'Italia

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ARQUATA SCRIVIA Ospedale di San Bartolomeo

Ospedali Nord Ovest > Regione Piemonte > Alessandria provincia

Il contenuto della scheda proviene dal testo: Arquata Scrivia nella storia dei feudi imperiali liguri - Lorenzo Tacchella - Verona 1984 - pag 218-224 presente nella Biblioteca del Comune di Arquata Scrivia.
Naturalmente ho riportato solamente alcuni passaggi, per me più significativi, per inquadrare la situazione dell'Ospedale nel corso dei secoli.

La sua nascita risalirebbe tra la fine del 1100 e l'inizio  del 1200.  All'origine la funzione fu certamente quella di ospitare i pellegrini e dei viandanti.  Dell'ospedale di San Bartolomeo oltre ad una vetusta lapide posta a lato dell'ingresso allo stesso e datata all'anno 1325 abbiamo notizie In due documenti dell'inizio del secolo XV reperiti nell’ Archivio di Stato di Genova. Ancora, il 12 Maggio 1569, visitava l'ospedale il vescovo di Tortona Cesare Gambara, in quale il 25 giugno del medesimo anno decretava quanto segue: poiché nel corso della nostra visita abbiamo appurato che i beni ed i redditi dell'ospedale in detto luogo non sono bene amministrati, con l'autorità conferitaci dai decreti del Sacro Concilio Tridentino e quale delegato della sede apostolica eleggiamo per un biennio Antonio Piacentino e Sebastiano Griffoglieto quali amministratori unitamente al Rettore della chiesa parrocchiale di Arquata ai quali in virtù di Santa obbedienza imponiamo che dopo aver assunto a detta amministrazione vi si dedichino e vigilino, dispensando i beni ed i redditi di detto ospedale, rendendo poi conto di tutto ogni anno nelle nostre mani. Distribuiscono i redditi dello stesso ospedale mantenendo l'ospitalità, riparandone i luoghi affinché gli infermi possono essere curati in luogo comodo e salubre, provvedendo altresì letti bene corredati del necessario. Si tenga presente che tra le spese necessarie dovranno essere incluse lire 80 di Genova per il Cappellano che celebrerà le messe in detto ospedale come di consuetudine. Il 28 luglio 1576 visitava l'ospedale Gerolamo Ragazzoni vescovo di Famagosta della diocesi di Tortona. Dagli atti di visita abbiamo: Ora l'ospedale ha il reddito di scudi 35 dei quali 25 vengono assegnati al Cappellano che qui celebra quotidianamente ed insegna i primi rudimenti di lettere ai fanciulli del Borgo. Il visitatore ordina sia provveduto un nuovo letto fornito di lenzuola e coperte per essere pronto nel caso di emergenza. Il 13 dicembre 1593 visitava l'ospedale il Vescovo di Tortona Maffeo Gambara in quale decretava quanto segue: quelli che di presente hanno cura di detto Hospitale, presentino nel termine di un mese, avanti a noi, la fondatione et confirmatione di questo Hospitale con Istituti sotto pena di scuti 20 et in caso di disubidientia a questi si interdica l'ingresso della Chiesa subita passato detto termine. Et sotto l’istessa pena obblighiamo li suddetti amministratori a darci  conto strettissimo delle amministrazioni passate con l'inventario fedele di beni, e proprietà, come anco delli redditi, de gl’obblighi, locazioni, spese, debitori, libri, instrumenti, deducendo le cause perché non hanno  essercito l'hospitalità secondo già si soleva.
Nel 1600 visitava L'ospedale l'arciprete del Bosco delegato dal vescovo di Tortona. Dai verbali di visita abbiamo quanto segue: questo hospitale, il quale per quello che si è potuto cavar  dai libri dei conti ed in particolare degli anni 1593-1596 ed sino all'anno presente 1600 esibiti, aver di reddito l'anno lire 280, sian 300 di Genova, i quali redditi si spendono in maritare figliole, et nel servare l'ospitalità, esclusi però scuti 50 d'oro quali si pagano ogni anno al reverendo prete Cesare Spinola cappellano per la messa quotidiana quale si celebra nella parrocchiale. Le case d’esso hospitale nelle  quali se ci  è ritrovato tre letti, potrebbero essere mantenuti meglio provvisti, si vedono molto umide, ed appropriate più presto a causar et mantenere le infermità ai poveri quando in quelle albergano che risanarsi. Et perciò in faccia al medesimo reverendo Cappellano che subito debba aver fatto sgombrare la paglia ed ogni altra indecenza posta in detta chiesa e tenerla di dentro monda et  reparato i tetti et la porta la quale si terrà continuamente serrata con chiave ed buono catenazzo sotto pena a esso di scuti 10 ed alla suspensioni et agli massari della privatione del ufficio per 5 anni continui.
Nel 1771 veniva ultimata la costruzione del nuovo ospedale.  Ne era stato l'animatore in Marchese di Arquata Ferdinando Spinola. Questi il primo ottobre 1771 emanava il seguente riscritto: essendosi con l'aiuto di Dio terminato questo ospedale con essere ridotto a maggior comodo degli ammalati di nostra giurisdizione, ci viene suggerito che sarebbe opportuno stabilire una sempre più adatta amministrazione al medesimo. Venne quindi istituito un Magistrato composto dal Presidente nella persona del commissario pro-tempore del Feudo, da due agenti da eleggersi all'inizio di ogni anno dalla Comunità di Arquata e dal Procuratore da eleggersi dal feudatario e dai suoi successori. L’8 luglio 1787 visitava l'ospedale il vescovo di Tortona Carlo Maurizio Pejretti. Dagli atti di visita emerge: abbiamo nel Borgo un ospedale “sub regimine magistratus ad hoc electi”. Il reddito dell'ospedale ammonta a lire 500 di moneta di Genova che si spendono per curare gli ammalati.



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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