CANTU' Ospedale di Circolo - Ospedali d'Italia

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CANTU' Ospedale di Circolo

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Da: Dieci anni di attività dell’Ospedale di Circolo di Cantù. 1944-1953 – Borghetti Umberto 1954.;   Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano: Medici Domus, 1941

Fondato nel 1863, l'Ospedale, che trae origine dai lasciti dei sigg. Antonio Valtellina e Innocente Molteni, ebbe sede fino al 1929, in una vecchia casa padronale ampliata e riattata nel 1904. Gli studi per rendere il nosocomio atto alla sua nuova funzione di capo circolo cui fu destinato in dipendenza del R. D. L. 6 novembre 1924, N. 2086 furono dapprima rivolti ad una radicale trasformazione del vecchio edificio ed al suo completamento con la costruzione di un nuovo padiglione chirurgico, ma tale proposito venne in seguito abbandonato; fu quindi decisa la costruzione ex-novo del nosocomio in altra località più adatta. Esso comprende: un grandioso corpo di fabbricato, a tre piani nella parte centrale e un padiglione per i servizi di cucina, lavanderia, riscaldamento e ad un terzo padiglione per i tubercolosi capace di 64 posti.  Nell'edificio frontale sono collocate le divisioni di medicina e chirurgia con 130 letti, oltre la sezione di pediatria con 16 letti; i locali per il personale infermieristico, le sale operatorie, i gabinetti diagnostici, gli uffici di amministrazione.   Nel 1931, primo anno di funzionamento, per sopperire all'insufficiente affluenza spontanea di ammalati, si accolgono non solo ammalati acuti, ma anche ammalati cronici e, soprattutto, tubercolari. Nell'anno 1943 il Consiglio in carica fece proprio il desiderio della popolazione, di vedere funzionare l'Ospedale secondo i fini per i quali era stato istituito;  si impegnò, assumendo la responsabilità amministrativa dell'Ente, a modificare i criteri di affluenza dei malati. Una profonda mutazione tecnica ed organizzativa prese dunque l'avvio con  la rinuncia da parte dell'Ospedale al ricovero di ammalati tubercolotici, che occupavano un intero padiglione e la istituzione di un primariato di chirurgia generale affidato a personale stabile.  Proseguendo questa breve cronistoria dell'attività ospedaliera all'inizio del decennio 1944- 1953, occorre dire che, mentre si ponevano le basi per il nuovo ordinamento tecnico, l'esodo del reparto tubercolotici coincideva con la pressante richiesta di sistemazione e di sfollamento dei reparti universitari ed ospedalieri di Milano, ripetutamente colpiti dai bombardamenti bellici.   L'Ospedale di Cantù accoglieva così, a metà del 1943, il Pio Istituto Rachitici.  L'Istituto Rachitici ha dimesso i suoi ultimi malati sfollati nell'Ospedale di Cantù a metà del 1945, con la cessazione dello stato bellico tornando alla sua sede milanese.  L'Ospedale di Cantù, dalla stessa data, accoglie solo ammalati acuti.  L'affluenza delle forme chirurgiche supera l'affluenza delle forme mediche.    Tutti i locali dell'ospedale sono stati rimessi a nuovo recentemente, e nelle murature e nei mobili.  Sono stati, in particolare, rifatti con criteri moderni gli impianti igienici; degno di rilievo è l'acquisto di mobili razionali per i degenti (letti clinostatici).  Un razionale impianto telefonico interno è stato curato per tutto l'ospedale; comunicazioni dirette con l'esterno sono possibili da tutti i servizi principali, ed è prevista l’installazione di telefono con l'esterno nelle camere dei degenti a carico proprio. I malati di ortopedia e di traumatologia sono ospitati in un padiglione a parte, destinato in passato al reparto sanatoriale, e due altre costruzioni esistono, completamente isolate ed indipendenti, per i malati infettivi contumaciali.  Complessivamente 15 medici ricoprono posti di ruolo o hanno incarichi ufficiali.   Assistenti volontari ed allievi interni prestano la loro volonterosa e disinteressata opera in vari reparti.  Il personale amministrativo è rappresentato dal segretario e da 3 impiegati.   Il personale religioso di assistenza è costituito da 15 Figlie della Carità e dal cappellano.  Il personale di assistenza laico è  in numero di 41 persone (infermieri e aiutanti dei due sessi).    Complessivamente il numero delle persone addette ai vari servizi generali e di reparto risulta essere di 75 unità.   Dagli originali due letti per degenti poveri del 1863, situati nei locali dell’ex Monastero di S. Maria, si passò ai 200 posti della nuova sede.

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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