Biella Ospedale degli infermi - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

Biella Ospedale degli infermi

Ospedali Nord Ovest > Regione Piemonte > Biella e provincia



Le informazioni riportate provengono integralmente dal sito ufficiale pubblico dell’ASL Biellese reperite al link:

https://aslbi.piemonte.it/chi-siamo/storia-ieri-oggi/


Poche e frammentarie sono le informazioni relative alla presenza in Biella di un Ospedale sin dal '300 o, addirittura, dal secolo precedente. Si ha notizia di un 'Ospedale di San Giacomo' del 1200, che aveva sede nel Borgo Antico del Piazzo a Biella Piano la sede originale dell'ospedale era molto probabilmente da collocarsi nella zona centrale retrostante l'attuale Cattedrale di Santo Stefano a fianco della chiesa della SS. Trinità. Tale ospedale svolgeva le funzioni delle istituzioni del tempo: era più rilevante l'attività di vero e proprio ospizio per viandanti e pellegrini rispetto a quella di cura ed assistenza dei malati.
È del 1579 l'atto di fondazione ufficiale dell'Ospedale (bolla pontificia di Gregorio XIII), legato alla Confraternita della SS. Trinità, situato nella casa a fianco dell'omonima chiesa e denominato 'Ospedale degli Infermi e Pellegrini della SS. Trinità'. La bolla citata disponeva che fosse la Confraternita ad occuparsi di attivare e mantenere dei posti letto, all'inizio almeno 2, per svolgere le funzioni anzi ricordate. In quell'epoca la natura dell'ospedale stava gradatamente mutando verso modelli che univano le funzioni di ospitalità, di ospizio dei pellegrini a quella di cura vera e propria degli ammalati.
Lo sviluppo storico dal '500 in poi, seppure con alterne vicende, ha avuto una certa continuità: pare che i posti letto disponibili fossero 12 nel 1643, 26 nel 1726 ed ancora verso la fine del 1800 circa 50.
Nel 1800 la sede ospedaliera, con un incremento del numero dei letti a disposizione, viene trasferita negli edifici dell'ex convento di San Pietro degli Agostiniani (la chiesa, di cui ancora oggi permangono alcune tracce, è stata utilizzata come corsia ed il chiostro è stato sfortunatamente demolito nel 1916).
Da quel momento viene istituita una 'Amministrazione dell'Ospedale'. Nel 1824 l'Amministrazione affida all'ing. Gaspare Maggia l'incarico di rimaneggiare ed ampliare la struttura.
Segue una serie di ampliamenti su progetti dell'architetto Dupuy tra il 1839 ed il 1871, anno in cui viene ultimata la facciata verso via Ospedale (ora via Marconi).
Da allora, con l'aggiunta di altri edifici in epoche diverse e sino agli anni '70 del 1900, l'Ospedale denominato 'degli Infermi' presente nell'area centrale della città di Biella, è rimasto operativo finché non è stato inaugurato, nel mese di dicembre 2014, il nuovo edificio a Ponderano. Degli altri ospedali od ospizi presenti sul territorio, almeno tre sono conosciuti e documentati, e sono estinti, come l'Ospedale di San Lorenzo, od hanno variato la loro natura e poi si sono a loro volta estinti come l'Ospizio degli Esposti ed infine, come l'Ospedale Ermenegildo Zegna di Trivero, sono stati inglobati nell'Ospedale degli Infermi che è attualmente incardinato nell'Azienda Sanitaria Regionale - ASL BI di Biella.
Della composita strutturazione edilizia dell'Ospedale si è in parte accennato, ma è interessante puntualizzare che il manufatto più importante era il 'monoblocco' prospiciente via Caraccio, che era identificato come l'ospedale a tutti gli effetti, il quale - costruito su progetto dell'arch. Marcovici - è stato inaugurato nel 1939, ospitando 862 posti letto, le sale operatorie, i reparti a pagamento, i servizi diagnostici, gli uffici ed in ultima istanza venendo incontro alle necessità di spazi che negli anni '30 erano divenuti ormai improrogabili. Ci sono stati altri avvenimenti nella vita ospedaliera, alcuni rilevanti quali le successive aggiunte tecnico-edilizie come, ad esempio, il nuovo blocco operatorio negli anni '70 ed altri minori quasi tutti frutto di importanti donazioni di Enti e Fondazioni come la Fondazione Caraccio e l'allora Cassa di Risparmio di Biella.
Poi la Legge 833 del 23 dicembre 1978 modifica profondamente l'assetto della Sanità con la creazione delle Unità Socio Sanitarie Locali che ricomprendono in un'unica entità tutto il mondo della sanità e non solo quello ospedaliero. Nel Biellese vengono pertanto create due Unità Socio Sanitarie Locali con ambiti territoriali diversi: la U.S.S.L. 47 di Biella e la U.S.S.L. 48 di Cossato. Nella prima rimane l'Ospedale degli Infermi, mentre nella seconda viene assorbito l'Ospedale di Trivero Ermenegildo Zegna, già sezione staccata di quello di Biella.
Ultimo assetto organizzativo, questa volta più marcatamente aziendale, è quello varato negli anni '90 dai Decreti Legislativi n° 502 / 517 prima ed infine, n° 229 dopo. A questo punto tutta la Provincia di Biella riassume omogeneità territoriale sotto l'Azienda Sanitaria Locale n° 12, denominata ASL BI, a partire dal 1° gennaio 2008 .

Dallo Statuto organico dell’Ospedale degli infermi della Città di Biella – 1890:
Sono ammessi infermi di malattie acute e sanabili tanto di medicina che di chirurgia, esclusi i cronici, i venerei ed i contagiosi.
Sono pure escluse le donne che siano entrate nell'8° mese di gravidanza, a meno che a giudizio del medico accettante non vi sia, tanto per la diagnosi della malattia, che per le speciali condizioni della gestante, fondata presunzione che la guarigione abbia a precedere l'epoca del parto.
Saranno pure ammesse quelle gestanti che per deformazione del bacino non possano sgravarsi senza operazioni di alta chirurgia.
Sono considerati come poveri i contadini, gli artigiani, i salariati ed in generale tutti coloro che sprovvisti di beni di fortuna traggono i mezzi del proprio sostentamento col lavoro giornaliero.
Sono pure ricoverate in esso persone d'ambedue i sessi inabili al lavoro e solamente per quel numero limitato di letti, così detti per incurabili fondati dai pii benefattori.
Si tengono nell'Ospedale alcune camere separate e letti distinti per uso di persone di agiata condizione, che volessero ivi farsi curare, purchè affette da malattie accettabili mediante pagamento di una diaria da stabilirsi dal Consiglio di Direzione.


Testo : l’ospedale degli infermi di Biella di Artmani Lodovico


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu