MODICA Ospedale Maggiore - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

MODICA Ospedale Maggiore

Ospedali Isole maggiori > Regione Sicilia > Provincia Ragusa

La scheda deriva integralmente dal testo  “Ospedalità antica in Sicilia” del Prof. Mario Alberghina dell’Università di Catania che ben vent’anni fa ha svolto una ricerca su tutti gli Ospedali siciliani. Da noi contattato non ha esitato, oltre a farci dono del testo, a darci la completa disponibilità ad attingere al volume riportandone fedelmente i contenuti.
Vogliamo aggiungere che, fino ad ora, a parte la nostra iniziativa di raccogliere la storia degli ospedali italiani, il volume del Prof. Alberghina è unico nel suo genere.

Sul finire del XIV secolo si ha un Sacra domus Hospitalis, ospizio per pellegrini annesso alla Commenda gerosolimitana di Modica, ampliato nel secolo XVI e nel 1600. Subito dopo la struttura venne ribattezzata “Ospedale di Santa Maria della Pietà”, dove nel 1698 Tommaso Campailla fece costruire una stufa per la cura della lue.
Tommaso Campailla (1668-1740), pur non essendo medico, riuscì a diffondere nel territorio della Contea la passione per gli studi di medicina. Il suo impegno gli consentì la sperimentazione delle famose "botti" per la cura non solo della sifilide ma anche dei reumatismi ed in genere di qualunque forma di artrosi. I risultati furono talmente soddisfacenti che Modica divenne conosciuta in tutta Europa per le "botti" del Campailla. Fino agli inizi di questo secolo nelle stazioni ferroviarie climatiche frequentate da un pubblico internazionale, grandi cartelli annunciavano: "A Modica le botti di Campailla per la cura della lue". La "botte" in realtà è una stufa mercuriale con all'interno, uno sgabello sul quale il paziente veniva fatto sedere, in attesa della cura. Questa consisteva nel versare,in un braciere che si trovava pure all'interno della stufa, la dose di cinabro, i cui vapori erano poi assorbiti dal corpo del paziente in piena sudorazione. Le stufe o botti mercuriali funzionarono nell'Ospedale già S. Maria della Pietà di Modica, oggi Museo Campailla. Nel secondo Ottocento, l’Ospedale della Pietà per i poveri funse da sifilocomio (sifilocomio Campailla). Un nuovo Statuto organico è del 1873. Nel 1774, nella parte alta di Modica, sorse un altro ospedale laico, detto “Ospedale degli Onesti” (atto di fondazione 8 novembre 1774). Il sacerdote Rosario Di Benedetto e il sig. Giovanni Lucifora concorrono all’erezione di questo ospedale per i poveri e gli ammalati non di morbo gallico, riversandovi donativi, lasciti di beni immobili e denaro. Gli Statuti organici dell’ospedale furono approvati nel 1873 e 1904. Accanto all’Ospedale degli Onesti, nel 1832 sorse l’Albergo dei Poveri, a spese della marchesa donna Cristina Schininà, vedova Lorefice Platamone. Nel 1886, le due istituzioni, allocate in due ali di un unico fabbricato, si fusero amministrativamente. Nel 1906, il titolo dell’ospedale mutò in quello di “Ospedale Maggiore”. Nel 1909 fu inaugurato un nuovo edificio ospedaliero, sotto lo stesso titolo, ampliando il vecchio fabbricato di San Martino, concesso dal Comune.

Testo: L’Ospedale degli Onesti, AUSL n.7 di Ragusa editore, 2008- G. Cavallo

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu