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Questa scheda proviene dal Catalogo digitale del Patrimonio Culturale dell'Emilia Romagna pubblicato sul sito "https://bbcc.ibc.regione.emilia-
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L'antico ospedale Casa di Dio, attivo fin dal 1772 e ubicato nel palazzo del Merenda in pieno centro a Forlì, già nell'800 si era rivelato inadeguato, tanto da rendere necessario un primo ampliamento tra il 1824 e il 1848 e la sua definitiva sostituzione con la costruzione del primo nucleo dell'ospedale Morgagni a partire dai primi anni del 900. (da wikipedia)
Il nuovo Ospedale Civile di Forlì, intitolato inizialmente ad Aurelio Saffi e, dal 1921, al medico forlivese Giovan Battista Morgagni (1682-
La facciata del fabbricato si propone con le caratteristiche dell’edilizia industriale, in modo da costituire una struttura a ponte con il settore d’ingresso enfatizzato da un prospetto aggettante, come pure le parti terminali con finestre a bifora sormontate da archi ribassati. Un imponente frontone corre per tutta la lunghezza del prospetto, nascondendo la copertura a padiglione dell’edificio.
All’interno, l’impianto sobrio e razionale consentì di caratterizzare sul piano estetico le sale d’ingresso dei fabbricati, arricchite con epigrafi commemorative delle più eminenti personalità attive in campo medico, e con pregevoli sculture tra le quali si segnalano opere di Bernardino Boifava, Giuseppe Canalini, Roberto de Cupis e Ugo Savorana.
Un importante ampliamento del Nuovo Ospedale Civico Giovan Battista Morgagni avvenne tra il 1939 e il ’40, quando Manlio Morgagni fece costruire il padiglione Maternità, iniziato nel 1939, secondo il progetto dell’architetto cesenate Aldo Zacchi, e inaugurato nel 1941.
Nel 2004, in seguito all’ampliamento del sanatorio di Vecchiazzano, la struttura fu trasferita al nuovo Ospedale Morgagni Pierantoni.